Si terrà domani, 5 dicembre, in modalità online, dalle 14.30 alle 16.30, la “Giornata della partecipazione in sanità” per fare il punto su iniziative e progetti, che favoriscono il coinvolgimento attivo dei cittadini sui temi della salute.
A poco più di due anni dal riordino del nuovo sistema di partecipazione, la Regione Toscana, e nello specifico il Settore Qualità dei servizi e reti cliniche, vuole dare un segno tangibile del consenso partecipato, che si è creato in questi anni, riconoscendo e premiando le attività progettuali che hanno contribuito a rendere più accessibili i servizi e a migliorare la salute e la qualità della vita delle persone. Nell’occasione saranno presentate esperienze e progetti innovativi, che contribuiscono alla partecipazione dei cittadini sui temi della salute, e sarà consegnato il premio “Buone pratiche per una partecipazione attiva Regione Toscana 2020”, che ha raccolto e censito esperienze realizzate sul territorio toscano, relative a cinque aree tematiche: Salute e benessere: orientamento verso l’empowerment individuale o di comunità; Riduzione delle disuguaglianze sociali di salute; Umanizzazione dei percorsi e luoghi di cura; Miglior accessibilità alle informazioni; Protagonismo giovanile nelle scelte di salute.
“Ringrazio chi, in questi anni e a vario titolo, ha creduto nei temi della partecipazione e ha provato a mettere le gambe a un quadro normativo che ha visto la Toscana essere spesso all’avanguardia nella promozione degli strumenti di partecipazione nei diversi settori e, per quanto ci riguarda oggi più direttamente, nella sanità – fa sapere l’assessore alla salute, Simone Bezzini -. In questo momento storico, un evento simile acquista un valore particolare. In una situazione di emergenza – prosegue l’assessore – ci viene chiesto di essere operativi in tempi brevissimi, ma sarebbe un errore, se noi immaginassimo che in questa fase si producesse un deserto delle forme di partecipazione e del coinvolgimento degli attori che ruotano attorno alla sanità e, in particolare, dei cittadini che sono il riferimento primario del sistema sanitario regionale. E’, dunque, apprezzabile che vi siano iniziative come questa, tese a valorizzare le esperienze, maturate attorno al tema della partecipazione e dei progetti che evidenziano le buone pratiche, dalle quali possono determinarsi elementi di imitazione, uscendo così dal loro contesto circoscritto e diffondersi anche altrove. La sanità pubblica deve continuare a tenere alto il coinvolgimento e il protagonismo delle donne e degli uomini che fanno parte, a vario titolo, della nostra comunità”.